I Signori Lovato
Le origini
Pietro Lovato ha sempre avuto un forte legame con le proprie origini e il luogo dove è cresciuto.
Nel corso degli anni ha maturato il desiderio di trasmettere questi valori alle proprie figlie e alle generazioni successive.
Interrogandosi insieme su come poter valorizzare e salvaguardare il patrimonio della cultura agricola della zona e far conoscere il territorio, è nata l’idea della Balsameria Casa Lovato.
L’intero processo di produzione e invecchiamento del Balsamico, viene seguito con grande maestria dalla famiglia Lovato.
Grazie al suo bagaglio culturale locale e territoriale sa scegliere le giuste materie prime autoctone e trasformarle in un prodotto totalmente nuovo per la zona, ma degno di essere considerato un frutto di questa terra.
Una contrada, una famiglia
I nonni Lovato erano unificatori, avevano creato una famiglia intorno ad una contrada. Tanto figli e tanti nipoti che vivevano tutti insieme in un grado di benessere molto alto per l’epoca: erano gli unici a Nogarole a disporre della corrente elettrica.
Alla morte dei nonni la famiglia si è divisa la contrada e ha perso l’unità e il benessere. Pietro aveva 5 anni quando lui, i suoi genitori e i suoi fratelli sono diventati poveri.
E’ forse questa la spinta più forte, lo stimolo più efficace che fa di Pietro l’imprenditore unico ed energico che è adesso.
La Volpe
In un epoca in cui l’unica garanzia di mangiare era avere una gallina che producesse uova come merce di scambio, le numerose volpi della vallata erano il nemico numero uno.
Sin da bambino a Pietro è stato insegnato che se voleva sopravvivere doveva odiare e cacciare la volpe, addirittura sparandole se fosse necessario.
“Se incontro una volpe mentre sono al volante, ora inchiodo immediatamente.”
Con il passare degli anni e con l’evolversi dei tempi, non si è più resa necessaria la lotta per il cibo, e la volpe si è trasformata in un ricordo dell’infanzia, un’emblema di quegli anni difficili ma intensi, vissuti con passione in contrà Lovati.